Panchatantra è un libro unico nato sul suolo indiano. Questa è una raccolta di racconti, racconti, parabole, favole e detti poetici che aiutano a vivere. Ogni persona, anche lontana dall'India, riceve un enorme piacere estetico dalla lettura e lascia una battuta a memoria, rafforzando la sua esperienza di vita personale.
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"Panchatantra" (tradotto dal sanscrito "Il Pentateuco") è istruttivo, ma i consigli su come comportarsi sono supportati da esempi concreti, vestiti sotto forma di racconti, parabole e favole. Ad esempio, una favola su un serpente che si nasconde in un buco per paura di cadere nelle mani di un incantatore di serpenti. Il consiglio sotto forma di metafora - di non far emergere i tuoi pensieri oscuri nascosti e le azioni cattive, assume le caratteristiche dell'ingenuo realismo. Un altro esempio sotto forma di edificazione poetica raccomanda di evitare sia le persone stupide che quelle infide:
Non dare consigli a un pazzo:
il tuo prompt lo farà infuriare.
Non bere un serpente con latte:
solo il veleno rifornisce la scorta.
Storia della creazione
La storia del "Panchatantra" è ancora un mistero. Gli scienziati non sono d'accordo sulle questioni di dove e da chi è stata scritta questa opera letteraria. Alcuni, in particolare Vyacheslav Vsevolodovich Ivanov (linguista e semiotica, 1924-2005), sostengono che il Panchatantra fu creato durante il periodo di massimo splendore dell'antica India, quando la dinastia Gupta governò da 350 a 450. BC Lo scienziato ritiene che la paternità appartenga al Vishnuite Brahmin Vishnusharman. Vishnusharman è lo pseudonimo del brahmana che ha compilato la raccolta. Igor Dmitrievich Serebryakov (indologo, sanscrito, 1917-1998) ritiene che il Panchatantra nella forma in cui lo leggiamo oggi sia stato scritto nel 1199 dal monaco jainan Purnabhadra. Il libro è scritto in sanscrito.
Nell'undicesimo secolo, Panchatantra iniziò il suo viaggio intorno al mondo. Prima fu tradotto in siriaco, poi in greco, da esso in italiano. Nel XII secolo dall'arabo all'ebraico e al persiano, da esso nel tredicesimo secolo al latino.
Uno dei testi originali è conservato a Mumbai presso il Museo del Principe di Galles.