La parola "antologia" è di antica origine greca e significa letteralmente "giardino fiorito" o "mazzo di fiori". Tuttavia, viene utilizzato principalmente in senso figurato.
Antologie di epoca antica e medievale
Il termine "antologia" significa una raccolta di opere letterarie di piccolo volume - storie, poesie, saggi, create da autori diversi. Di norma, durante la compilazione di tali raccolte letterarie, le opere sono combinate per genere o tema.
Sono state conservate informazioni sulle antologie compilate dagli abitanti dell'antica Grecia. Ad esempio, in varie fonti scritte sono citate raccolte di aforismi ed epigrafi, che furono create da Meleagro di Godard, Filippo di Salonicco, Straton di Sard, Diogenian di Heraclea. È anche noto che collezioni simili furono create da alcuni antichi autori romani. Sfortunatamente, questi lavori nell'originale non sono sopravvissuti fino ai giorni nostri.
La più antica delle antologie sopravvissute fino ai giorni nostri dal X secolo. Si chiama Antologia Palatina. Questa antologia è stata compilata da Konstantin Kefala. Quando lavorava a questa collezione, Kefala usava le opere dei suoi predecessori. Successivamente, l'antologia di Mullet è stata riscritta molte volte. E il monaco di Costantinopoli, Maxim Plound, nel 14 ° secolo scelse alcune delle opere da esso, lo completò con un gran numero di epigrammi e diverse poesie, dopo di che pubblicò già sotto le spoglie della sua stessa antologia.
Alla fine del XVI secolo, Joseph Scaliger pubblicò un'antologia di Catalecta veterum poetarum, incorporando estratti di antichi scritti romani. Quindi Pierre Pete ha pubblicato altre due raccolte di antologie. Questi libri furono ripetutamente ristampati successivamente.
Anche i popoli orientali avevano numerosi esempi di tale letteratura. Ad esempio, al famoso saggio e filosofo cinese Confucio è attribuita la paternità dell'antologia Shi-Ching. L'usanza di compilare queste raccolte era caratteristica degli arabi. Dopo aver conquistato la Persia, anche gli autori persiani hanno adottato questa abitudine, creando una serie di raccolte di poesie. E già dai persiani fu adottato da numerosi vicini, tra cui turchi ottomani e indù.