Non mancano lamentele e accuse contro la Chiesa ortodossa. Una delle affermazioni principali è il pagamento che viene preso nei templi per l'esecuzione di alcuni sacramenti e rituali, in particolare per il sacramento del battesimo.
I pubblici ministeri non sono solo sicuri che tutto dovrebbe essere fatto gratuitamente nella chiesa, ma fanno anche riferimento a episodi di scritture come l'espulsione dei mercanti dal tempio di Gerusalemme o il caso in cui l'apostolo Pietro si rifiutò di battezzare una persona che offriva denaro per il battesimo. Di particolare indignazione è la somma: sembra che prendano troppo per il battesimo.
Perché non battezzare gratuitamente
Le persone che chiedono che tutto sia fatto gratuitamente nei templi, non capiscono o non vogliono capire che il tempio è un oggetto materiale che deve essere mantenuto, riparato, che di volta in volta è necessario acquistare nuovi abiti per sacerdoti, utensili da chiesa e libri, è necessario acquistare olio e incenso. Tutto questo costa denaro.
Il clero capisce che visitare il tempio non dovrebbe trasformarsi in un servizio a pagamento, perché non sarà disponibile per tutti. In nessuna chiesa prendono soldi per la confessione, la comunione e ancora di più per la presenza stessa al servizio (per confronto: devi pagare per parlare con un terapeuta o partecipare a un concerto). Ma ci sono eventi che accadono nella vita di una persona una sola volta: battesimo, matrimonio, servizio funebre. Una volta è del tutto possibile pagare.
In sostanza, il pagamento per i sacramenti e i rituali è una donazione al tempio. Sarebbe logico non fissare un prezzo, ma offrire alle persone il denaro che desiderano. In alcuni templi lo fanno, ma a volte questa situazione crea imbarazzo: è difficile per le persone decidere quanto dare e chiedono loro di dare un importo specifico. Il prezzo aiuta a evitare questo imbarazzo.