Il modello di politica sociale è un insieme di strumenti utilizzati dallo stato per risolvere i problemi sociali. Tale modello, di regola, si basa su una dottrina specifica che differisce nel grado di influenza e influenza dello stato sulla sfera sociale. Esistono diverse classificazioni dei modelli di politica sociale e ognuna riflette uno degli aspetti della direzione sociale.
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Modelli socialdemocratici, conservatori, liberali e cattolici
Sulla questione del numero di modelli di politica sociale, gli scienziati politici non hanno ancora raggiunto un'opinione inequivocabile. Esistono diverse classificazioni, ognuna delle quali è considerata ugualmente vera. Tuttavia, la seguente classificazione può essere considerata la più utilizzata. Secondo lei, ci sono 4 modelli di politica sociale: socialdemocratici, conservatori, liberali e cattolici.
Il criterio chiave per la valutazione di questi modelli è la probabilità di ottenere una soluzione positiva a due problemi: problemi di occupazione e problemi di povertà.
Nel modello socialdemocratico, l'attenzione è focalizzata sulla ridistribuzione sociale del reddito attraverso la politica fiscale. E anche sull'occupazione della parte attiva della popolazione.
Nel modello conservativo, viene data particolare enfasi all'occupazione, ma la ridistribuzione sociale non è considerata importante. In questo modello, il fenomeno dei "lavoratori poveri" è più pronunciato.
Il modello liberale è caratterizzato da un basso livello di occupazione, ma da un livello piuttosto elevato di ridistribuzione sociale.
Nel modello cattolico (anche chiamato latino) di occupazione e redistribuzione sociale, lo stato presta pochissima attenzione.
Modelli Beveridge e Bismarck
Un'altra classificazione comunemente usata è la Commissione della Comunità europea (UE). In questa classificazione, si distinguono due principali modelli di politica sociale: Beveridge e Bismarck.
Il modello Bismarck è caratterizzato dalla creazione di una stretta connessione tra il livello di protezione sociale e il successo dell'attività professionale. In questo caso, le prestazioni sociali sono realizzate sotto forma di premi assicurativi. In altre parole, la protezione sociale in questo modello non dipende dal bilancio statale.
Il modello Beveridge si basa sul postulato secondo cui qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua appartenenza alla popolazione attiva, ha il diritto alla sicurezza (anche se minima) in caso di malattia, vecchiaia o qualsiasi altro tipo di limitazione delle proprie risorse.
Il finanziamento di tale sistema avviene attraverso le imposte dal bilancio dello Stato. E in questo caso vengono applicati il principio di solidarietà nazionale e il concetto di giustizia distributiva.