Il 23 agosto, nel 1791, la più grande rivolta di schiavi ebbe luogo sull'isola di San Domingo, la moderna Haiti, che a quel tempo era una colonia francese. Questo evento, che ha segnato l'inizio dell'eradicazione della schiavitù, è stato invitato a celebrare ogni anno alla 150a sessione del Consiglio esecutivo dell'UNESCO. La data della rivolta divenne la Giornata internazionale del ricordo delle vittime della tratta degli schiavi e della sua eliminazione.
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Sembrerebbe, perché ricordare i tempi in cui la schiavitù e la tratta degli schiavi fiorivano in molti paesi del mondo? Ma fino ad oggi non è stato eliminato sul pianeta, assumendo le forme più diverse. Questo fenomeno continua a verificarsi sia nei paesi del terzo mondo che in quelli sviluppati. L'UNESCO ha persino introdotto il concetto di "nuova tratta degli schiavi", che spesso si rivolge a donne e bambini, che sono più spesso di altri gruppi sociali soggetti a violenza e sfruttamento.
Ogni anno questa data diventa un'occasione per analizzare la situazione attuale e il rapporto del capo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) su questo tema. Il rapporto si conclude invariabilmente con un appello a tutti i paesi per proteggere i loro cittadini dal razzismo e dal lavoro forzato. I membri del Consiglio Direttivo dell'UNESCO in questo giorno chiedono di ricordare tutte le vittime della tratta degli schiavi e coloro che, a costo della propria vita, hanno combattuto contro di essa.
Festeggia questa data in molti paesi del mondo. La Giornata internazionale della memoria delle vittime della tratta degli schiavi e la sua eliminazione si svolgono anche sull'isola di Gori, al largo di un'altra ex colonia francese, il Senegal. Quest'isola circa trecento anni fa era il centro del transito di schiavi dall'Africa agli Stati Uniti d'America. Era il più grande mercato in cui vi era un commercio di beni vivi. Ogni anno, il 23 agosto, si tiene una cerimonia in memoria delle vittime di questo vergognoso fenomeno.
All'inizio di questo secolo, un museo della storia della schiavitù fu aperto nell'Ohio, negli Stati Uniti, l'ex centro del Sud, proprietario di schiavi. Il museo opera tutto l'anno, ma alla fine di agosto i suoi dipendenti organizzano nuove mostre e mostre itineranti che raccontano questa pagina nella storia degli Stati Uniti, un paese che oggi si considera il più democratico.
L'intera comunità internazionale in questo giorno ricorda non solo le gloriose pietre miliari della lotta degli schiavi per i loro diritti e la loro dignità umana. Rende anche omaggio a quelle persone progressiste nei paesi sviluppati che, insieme o da sole, hanno protestato contro questo vergognoso fenomeno, cercando di eliminarlo.