Per Bibbia si intende la Sacra Scrittura della Chiesa cristiana, che include i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento. La Bibbia parla dell'alleanza dell'uomo e di Dio, parla delle basi della moralità e degli standard morali per un credente.
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La Sacra Scrittura (Bibbia) racconta a una persona la necessità di un atteggiamento riverente nei confronti della propria patria. Sebbene per un cristiano, la Patria non può essere definita non terrena, ma la Patria celeste o la futura Patria, intesa come paradiso (lo stato delle persone in comunione con Dio nella vita eterna dopo la morte). Tuttavia, il cristiano dovrebbe essere rispettoso della sua Patria terrena.
La Scrittura del Nuovo Testamento parla della Patria come un dono che è stato concesso da Dio: "Per questo mi inginocchio davanti al Padre di nostro Signore Gesù Cristo, da cui viene chiamata tutta la Patria in cielo e in terra" (Efesini 3: 14-15). Al meglio, si può parlare di timore reverenziale di ciò che il Signore ha concesso. Si può ricordare un altro passaggio dall'epistola di Paolo a Timoteo: "Ma se a qualcuno non interessa la propria, e in particolare la sua famiglia, ha rinunciato alla sua fede ed è peggio di un non credente" (1 Tim. 5: 8). Dal "proprio" si possono comprendere non solo i propri parenti (di seguito indicati separatamente come domestici), ma anche i connazionali. Questa citazione può essere attribuita a prove indirette del dovere dell'amore per la Patria.
Nell'Antico Testamento ci sono intere opere di preghiera che descrivono il dolore dell'anima umana per la perdita della Patria nativa. Il Salmo 136 racconta le esperienze di persone che hanno perso la patria e si sono trovate in una terra straniera.
Pertanto, la Bibbia contiene in sé luoghi che raccontano l'obbligo di amare la propria patria.