La parola liturgia è di origine greca ed è tradotta come causa comune o servizio pubblico. Nell'antica Atene, una liturgia era chiamata un servizio monetario, che inizialmente era volontario, e poi forzatamente portato dai ricchi cittadini della città. Il denaro è stato raccolto per equipaggiare navi da guerra, per mantenere il coro in produzioni di tragedie greche e per le istituzioni educative (palestre). A partire dal II secolo d.C., la liturgia perde il suo significato originale e diventa l'elemento principale del culto cristiano.
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Nella Chiesa ortodossa, la Divina Liturgia (altrimenti chiamata Messa) è il culto più importante del circolo quotidiano. Se i Vespri e i Matin sono preghiere con canti, allora la liturgia è il culmine del servizio ecclesiale. Viene sempre eseguito nel pomeriggio ed è accompagnato dalla lettura di capitoli della Bibbia, preghiere e canti di salmi. E termina con il principale sacramento cristiano: la comunione (Eucaristia) Secondo le tradizioni della chiesa, la procedura per la liturgia fu stabilita da Gesù Cristo stesso durante l'Ultima Cena. Ora è un'azione rituale che riflette simbolicamente la vita terrena di Cristo e consente ai credenti di diventare partecipanti agli eventi del Nuovo Testamento, di sentire il sacrificio di Cristo sul Calvario e la sua Risurrezione, che viene percepito come la purificazione e la rinascita delle loro stesse anime. A partire dal IV secolo d.C., due tipi di liturgia furono rafforzati nella Chiesa ortodossa: il quotidiano San Giovanni Crisostomo e San Basilio il Grande, che viene eseguito solo 10 volte l'anno. Tra loro, differiscono solo per lunghezza. Nella liturgia di San Basilio Magno viene utilizzata una versione ampliata di preghiere e canti, quindi è più lunga nel tempo. La liturgia inizia sempre con una proskomedia o una preparazione simbolica dei Doni Sacri (pane - prosphora - vino rosso) e si svolge tradizionalmente a porte chiuse nell'altare. Il prete si cambia i vestiti e si lava le mani, poi sull'altare ritaglia parti delle cinque prosphora e riempie la coppa di vino. Successivamente, va dai credenti riuniti nella chiesa e inizia la seconda fase dell'azione: la liturgia dei catecumeni (o coloro che sono pronti per essere battezzati). Questa parte è accompagnata dal canto corale dei salmi, dalla lettura del Vangelo e dell'Apostolo e dalla recitazione delle litanie (petizioni di preghiera). Segue la liturgia dei fedeli, che è l'illuminazione dei Doni Sacri (la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo) e termina con la comunione del clero e di tutti i credenti. Durante la liturgia dei fedeli vengono anche lette le petizioni di preghiera e vengono eseguiti canti corali: fino al XVII secolo la musica liturgica si basava su vari canti e dalla fine del XVII secolo veniva utilizzata la polifonia. Molti noti compositori russi si sono rivolti alla musica da chiesa nel loro lavoro e hanno creato cicli di canti liturgici. Le liturgie più famose di San Giovanni Crisostomo P.I. Ciajkovskij e S.V. Rachmaninov Nelle chiese cattoliche e protestanti della liturgia ortodossa, c'è una messa. E a partire dal XVI secolo, nella letteratura cattolica sulla teologia, il termine "liturgia" si riferisce a tutti i servizi e le cerimonie della chiesa.
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